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domenica, luglio 04, 2010

Legge bavaglio anzi bavaglino


Forse non ci vuole molto, magari un piccolo sforzo non così difficile, pure Feltri si è convinto, quindi ci sono più furbi in giro di quelli palesi sul discorso della libertà di informazione. Non ricordavo i dettagli della legge Mastella, l'attack della poltrona, the king of the armchair, il deus ex machina del posto fisso campano , ma la certezza che il pericolo arriva da "sinistra" quello ormai è radicato nella mia testa da anni. Insomma quanto dicevo sulle manifestazioni per la libertà di stampa, la farsa di repubblica e tutti gli altri in fila è al suo apice e trova conferma in voci illustri come nell'articolo di Travaglio.
Ci faremo due risate se la spunteranno i nostri eroi, pagine bianche per coerenza dovrebbero essere pubblicate. Pensare solo che repubblica è risorta a paladino nazionale della liberta sul gossip delle immonde feste in villa da mr. B la dice lunga sugli impavidi premi pulitzer nostrani.
Ma loro sono troppo snob grazie ai soldi del contributo statale per fare autocritica!
Buona domenica.

sabato, luglio 03, 2010

Libertà di stampa condizionata


Non ho partecipato alla manifestazione sulla libertà di stampa di alcuni mesi or sono perchè non credo ci siano cosidetti giornalisti, a parte alcune rare eccezioni, che sia interessati ad usarla.
A piazza Navona giovedì sono passato per dovere + che per convinzione per lo stesso motivo. Il regime si esplicita già da diversi anni, la differenza è che adesso ha la maggioranza per farlo in maniera indisturbata tutto qui.
Invece l'ipocrisia dei leader della sinistra si va rendendo sempre più pericolosa perchè incapaci di muoversi con un minimo di libertà. Sono totalmente rincoglioniti che basta una parola neanche di un papa ma di un semplice vescoco per mandarli in tilt figuriamoci se parla un maestro della demagogia come il signor B o uno dei suoi cani ammaestrati.
Resto dell'idea che dovrà morire pure lui per renderci il paese che ha occupato, e allora dovremo smantellare l'impero Mediaset per tornare alla democrazia

Contestazioni alla visita del Papa in Inghilterra


Può sembrare fantascienza nel nostro paese, creare scandalo, indignazione tanto siamo anestetizzati dalla marea di immondizia che straripa dalle televisioni e dalla maggioranza degli mezzi di informazione. Gli inglesi invece si permettono di contestare il papa..., senza ritegno, liberamente come se la cosa fosse possibile, eppure non sono così lontani eneanche così diversi.
Per il nostro apese, ogni volta che si accende una discussione che riguarda l'etica o la società eccoli tuonare i guardiani della morale, i vari vescovi, preti o pretuncoli di varie risme, uniti nel cantare le lodi del peggior consevatorismo reazionario.
Buona Inghilterra caro Pope.