Ancora un popolo minacciato, sotto assedio, ucciso e deprivato dei propri diritti nel Brasile che sempre di più si presenta come paese in forte crescità, con aspettative sempre più democratiche e civili.
Il popolo Guaranì è circondato dalle forze armate di un fazendero che vuole scacciarli dalle loro terre, così come gli agricoltori in amazzonia bruciano la foresta per appropriarsi di nuovi terreni cacciando tutto e tutti!
Personalmente ho scritto una lettera all'ambasciatore brasiliano a Roma:
Illustre Ambasciatore Márcio Florencio Nunes Cambraia,
sono
molto preoccupato per la situazione dei Guaraní-Kaiowá del Mato Grosso
do Sul. La maggior parte dei Guaraní sono ammassati in minuscole riserve
dove non hanno terra sufficiente da coltivare e quindi non riescono a
provvedere al loro sostentamento. Il sovraffollamento sta provocando
alti tassi di suicidi, di alcolismo e di violenza, e ha gettato i
bambini in una gravissima condizione di malnutrizione.
La esorto a
fare immediatamente i passi necessari per identificare e demarcare
tutti i territori rivendicati dai Guaraní-Kaiowá. Il lungo ritardo nel
riconoscimento dei loro diritti territoriali sta mettendo a rischio la
salute e la sicurezza degli Indiani, sempre più spesso vittima di
intimidazioni, violenze e assassinii da parte di sicari e guardie armate
che agiscono nel totale disprezzo della legge.
Se e fino a
quando i diritti alla terra dei Guaraní non saranno stati pienamente
riconosciuti, temo che la situazione non potrà che peggiorare. Il
governo brasiliano deve intervenire immediatamente per impedire questi
crimini esecrabili.
Cordialmente,
In tanti potremo sensibilizzare il governo brasiliano per la tutela dei diritti del popolo Guaranì.
Nessun commento:
Posta un commento