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sabato, novembre 10, 2012

Ancora un popolo minacciato, sotto assedio, ucciso e deprivato dei propri diritti nel Brasile che sempre di più si presenta come paese in forte crescità, con aspettative sempre più democratiche e civili.
Il popolo Guaranì è circondato dalle forze armate di un fazendero che vuole scacciarli dalle loro terre, così come gli agricoltori in amazzonia bruciano la foresta per appropriarsi di nuovi terreni cacciando tutto e tutti!
Personalmente ho scritto una lettera all'ambasciatore brasiliano a Roma:

Illustre Ambasciatore Márcio Florencio Nunes Cambraia,

sono molto preoccupato per la situazione dei Guaraní-Kaiowá del Mato Grosso do Sul. La maggior parte dei Guaraní sono ammassati in minuscole riserve dove non hanno terra sufficiente da coltivare e quindi non riescono a provvedere al loro sostentamento. Il sovraffollamento sta provocando alti tassi di suicidi, di alcolismo e di violenza, e ha gettato i bambini in una gravissima condizione di malnutrizione.

La esorto a fare immediatamente i passi necessari per identificare e demarcare tutti i territori rivendicati dai Guaraní-Kaiowá. Il lungo ritardo nel riconoscimento dei loro diritti territoriali sta mettendo a rischio la salute e la sicurezza degli Indiani, sempre più spesso vittima di intimidazioni, violenze e assassinii da parte di sicari e guardie armate che agiscono nel totale disprezzo della legge.

Se e fino a quando i diritti alla terra dei Guaraní non saranno stati pienamente riconosciuti, temo che la situazione non potrà che peggiorare. Il governo brasiliano deve intervenire immediatamente per impedire questi crimini esecrabili.

Cordialmente,

In tanti potremo sensibilizzare il governo brasiliano per la tutela dei diritti del popolo Guaranì.

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